mercoledì 28 settembre 2011

Circulating tumor cells: from FNC to NFC

Il gioco di parole presente nel titolo vuole sottolineare il ruolo potenziale della citopatologia nello studio delle cellule tumorali circolanti (CTCs), passando così dalla Fine Needle Cytology alla "Needle-Free" Cytology.
L'unico ago che resterebbe in gioco potrebbe essere quello del prelievo di sangue, una sorta di liquid biopsy utile nel follow-up dei pazienti con carcinoma. Recentemente infatti, è stato  sviluppato un sistema automatizzato di "filtraggio" cellulare su base dimensionale (ISET) che permette di concentrare e isolare le cellule circolanti non ematologiche (CNHCs), colorarle con il May-Grünwald-Giemsa modificato e valutarle al microscopio adoperando i criteri morfologici di malignità consolidati da più di un secolo (anisonucleosi, nucleomegalia, irregolarita nucleari ecc..). Altri sistemi di cell-sorting basati su immunomarker epiteliali sembrano invece avere meno chance di "catturare" le CNHCs, a causa della tendenza delle cellule in transit a perdere il fenotipo epiteliale (il fenomeno della transizione epiteliale-mesenchimale fotografato in istologia come "budding" peritumorale). Naturalmente questa metodologia si porta dietro tutti i vantaggi e i limiti della citopatologia tradizionale ed è auspicabile che tecniche ancillari immunocitochimiche e molecolari possano potenziarla.


Il professor Vielh del dipartimento di Citopatologia dell' Istituto Gustave Roussy di Parigi è uno dei principali studiosi del ruolo in citologia clinica delle cellule tumorali circolanti e, insieme ad altri ospiti italiani ed internazionali, interverrà lunedi 3 ottobre nel corso del II Congresso di Molecular Cytopathology, presso il Centro Congressi Federico II in Via Partenope. Accorrete numerosi! (INFO













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