mercoledì 27 luglio 2011

To Subspecialize or Generalize?

Dal Blog del dr. Mills un tema interessante e di attualità sui vantaggi e gli svantaggi della sub-specializzazione in anatomia patologica. Soprattuto negli anni della formazione, limitare il proprio interesse ad aree diagnostiche subspecialistiche potrebbe essere dannoso per il futuro professionale dei giovani patologi, ma non solo.
Infatti, avere in una realtà assistenziale il superesperto della patologia X potrebbe causare problemi sia economici che organizzativi (se l'esperto va in vacanza o si ammala sono guai!). 
Questo non vuol dire diventare "tuttologi", anzi. Un necessario approfondimento in determinate aree diagnostiche può, come suggerisce Mills,  creare degli "in house pathologists" di riferimento per informali e stimolanti consulenze su casi difficili.

Aspetto le vostre opinioni sull'argomento. 

giovedì 21 luglio 2011

UPDATE ON MELANOMA AND MELANOCYTIC PROLIFERATIONS

Questo mese si conclude con la III parte la sezione speciale di UPDATE ON MELANOMA AND MELANOCYTIC PROLIFERATIONS su Archives. Questa serie speciale spazia dagli aspetti biologici dei melanomi fino ai problemi incontrati nella diagnostica routinaria delle lesioni melanocitiche.
Questo è un topic indispensabile per il bagaglio culturale di ciascuno specializzando.


PART 1

PART 2

PART 3

Metodologie di campionamento del linfonodo sentinella. Noi raccomandiamo la seconda (Prieto 2010)

NUT midline carcinoma

Il NUT midline carcinoma colpisce le strutture della linea mediana soprattutto nella regione testa collo.  Istologicamente è caratterizzato (non sempre) da una brusca transizione da aree scarsamente differenziate a piccole cellule ad aree a differenziazione squamosa. Entrambe presentano un immunofenotipo "squamoso" (p63+). La diagnosi, sospettata su basi clinico-patologiche, è confermata dalla traslocazione BRD4-NUT sul cromosoma 15 rilevata in FISH e, in immunoistochimica, con un nuovo anticorpo monoclonale NUT-specifico.  
Questa è una lesione sicuramente interessante da tenere in considerazione nella diagnosi differenziale delle lesioni scarsamente differenziate di testa collo.


Caratteristiche istologiche e citogenetiche del NUT-midline carcinoma.























Bibliografia:

Stelow EB. A review of NUT midline carcinoma. Head Neck Pathol. 2011 Mar;5(1):31-5.


martedì 19 luglio 2011

Extraovarian origin of epithelial ovarian cancer

Una lecture travolgente  tenuta in maggio da Kurman  al Gemelli di Roma, che mi ha lasciato senza parole per l'innovativo punto di vista sull'origine extraovarica dei carcinomi epiteliali ovarici.

Pubblico due review sull'argomento.

Kurman RJ, Shih IeM. The origin and pathogenesis of epithelial ovarian cancer: a proposed unifying theory. Am J Surg Pathol. 2010 Mar;34(3):433-43

Kurman RJ, Shih IeM. Molecular pathogenesis and extraovarian origin of epithelial ovarian cancer-Shifting the paradigm. Hum Pathol. 2011 Jul;42(7):918-31.

Kurman 2010

domenica 17 luglio 2011

What's new in (neuro)endocrine tumors

Recentemente, i gruppi di studio sulle neoplasie neuroendocrine sia europeo (ENETS) che americano (NANETS), hanno apportato delle modifiche, in qualche caso sostanziali, alla refertazione dei tumori neuroendocrini (NETs).
Ecco alcuni dei topics più importanti affrontati nella consesus conference tenutasi  a Miami Beach nel 2009:

1) La questione terminologica.
Il termine neuroendocrino identifica storicamente quelle lesioni che istogeneticamente si credevano originate dalla cresta neurale. Questo concetto è stato smentito anni fa, sostenendo la necessita di abbandonare il termine neuroendocrino in favore di endocrino, termine che riflette l'origine endodermica degli elementi cellulari che costituiscono queste neoplasie. Dal momento che il termine (neuro)endocrino però è largamente utilizzato e che tali cellule possegono anche caratteristiche fenotipiche neurali, viene ancora raccomandato nel nuovo WHO (2010). Il termine carcinoide viene invece sconsigliato.


2) Grading e Staging:
Con l'ultimo WHO (2010) si è avuta una separazione dei concetti di grading e staging, che precedentemente venivano considerati insieme in un unico sistema "ibrido" di stratificazione prognostica. Questo sistema, sebbene valido, rendeva impossibile un grading indipendente nelle fasi di malattia avanzata (neoplasia metastatica). Il grading valutato con l'attività mitotica e/o il Ki67 (vedi punto successivo) è tripartito ed identifica due gruppi di NET, quelli ben differenziati (NET G1 e G2) e quelli di alto grado (Neuroendocrine Carcinoma, NEC G3). Il concetto di carcinoma neuroendocrino quindi si sposta dallo staging (invasività locale e metastasi a distanza) al grading (attività biologica). 

3) Mitosi vs Ki67: 
Il grading si basa perlopiù sulla valutazione del rate di proliferazione, sebbene in alcuni sistemi classificativi (in particolare per in NET polmonari) anche la presenza e il tipo di necrosi rappresenta un fattore determinante. Per i patologi americani il consensus è stato raggiunto solo per quanto riguarda la conta mitotica, mentre i  patologi europei sono fautori della valutazione con il Ki67. Nelle raccomandazioni della consensus conference  comunque, si suggerisce di preferire la conta mitotica nei campioni operatori ed il Ki67 nei campioni bioptici (istologici e citologici). In questi ultimi infatti la quantità limitata di tessuto potrebbe inficiare una conta mitotica che rispecchi realmente la biologia del tumore.

4) Immunoistochimica.
Il pannello immunoistochimico minimo raccomandato è rappresentato dalla Cromogranina A e dalla Sinaptofisina. Una quota di NEC di alto grado a piccole cellule può essere negativa per entrambi ed in questo caso si suggerisce il CD56. La positività alla cromogranina A può essere persa nei neuroendocrini di alto grado mentre la sinaptofisina in genere è ritenuta. TTF1 (polmone) e CDX2 (intestino e pancreas) possono essere d'aiuto nello stabilire l'origine dei NET metastatici, sebbene è da considerare che una quota di NEC a grandi cellule non polmonari possa esprimere il TTF1. L' Islet1 e il PDX2 sono nuovi marcatori più specifici del CDX2 per un origine pancreatica. Importante: non effettuare marker neuroendocrini se l'istologia non è sospetta: una quota di cellule a fenotipo endocrino si trova anche negli adenocarcinomi NOS. Il rischio sta nell'overdiagnosticare adenocarcinomi misti.

5) P-NETs e nuovi marker immunofenotipici.
Recentemente per i NET pancreatici è stata proposta una stratificazione del rischio basata su due marker immunoistochimici: CK19 e CKIT. Questi markers sono espressi durante l'embriogenesi pancreatica: il CKIT è espresso più precocemente per poi essere perso, mentre la CK19 viene espressa più tardivamente ed è poi ritenuta solo nella componente esocrina. Viene quindi proposta una doppia marcatura: i P-NETs CK19-/CKIT- corrispondono ad un basso grado (G1), i NET CK19+/CKIT- presentano un fenotipo fetale, con perdita del CKIT e a prognosi intermedia (G2), I NET  CK19+/CKIT+ ritengono un fenotipo stem cell-like è sono quelli meno differenziati (G3). Tale dato sembra correlare (specialmente nei P-NET non funzionanti) con il grading e la sopravvivenza.

Nuova classificazione WHO-ENETS e vecchie terminologie a confronto (Klimstra et al 2010)

Grading vs differentiation (Klimstra et al 2010)










Grading systems (Klimstra et al 2010)


Bibliografia:
Numero monografico della rivista Pancreas sulla nuova classificazione (link)

Lecture di Klimstra sui tumori neuroendocrini gastrointestinali, tenutasi a Reggio Emilia nell'ambito del corso Hot topics in Gastrointestinal Pathology (PDF).




domenica 10 luglio 2011

Pathfinder, anyone?

Cari amici,

questo è il nuovo blog dedicato alla mia modesta attività di esploratore.

Voglio ringraziare il prof. Pettinato che con pazienza ha sopportato per primo i miei "ritrovamenti" e che gentilmente ha inteso condividerli con il resto della scuola.

I miei interventi avranno certamente contenuti per così dire immaturi, pensati e scritti da uno specializzando per specializzandi: non desidero altro che osservazioni e critiche costruttive, necessarie alla mia formazione e a quella di tutti.

Questo progetto è in progress, e quindi  alcune delle (numerose) imperfezioni saranno colmate col tempo.

E quindi, amici, bevenuti in questo viaggio e, per usare le parole di Rosai nell'introduzione alla decima edizione del suo testo monumentale:
So, here it is for you, my fellow surgical pathologist, hoping that it will provide you with some assistance in carrying out our demanding, stressful, wonderful job.