venerdì 30 dicembre 2011

Pathologist Greetings.

Caro Claudio,
Vorrei poi sottoporre alla tua attenzione questa segnalazione del NEJM, che contiene un messaggio in linea con le speranze riposte nel futuro, non per i risultati dello studio in questione, ma per come sono stati conseguiti, con tutto ciò che questo rappresenta per la parte del mondo ancora in grande difficoltà. Questa potrebbe costituire una forma insolita per augurare a tutti quelli che hanno a cuore la buona scienza buon Anno, attraverso PATHFINDER.
Stefania Staibano
Al di là del valore scientifico della segnalazione del NEJM (LINK), la prof. fa riferimento alle modalità di realizzazione dello studio: [...] this large trial was conducted entirely at sites outside of the United States and Europe, with 74% of enrollees coming from India or China. [...] this is an exciting illustration of the growing enthusiasm and capacity for clinical trial research in rapidly-developing economies around the globe. 

Approfitto dell'occasione per augurare a tutti un ottimo nuovo anno, ricco di soddisfazioni personali e professionali.

PATHfinder

mercoledì 28 dicembre 2011

Vascular invasion in thyroid carcinomas of follicular epithelial derivation.


We [...] reviewed retrospectively the clinicopathological features of a series of 4000 thyroid carcinomas of follicular epithelial derivation to identify the features and significance of the most rigid criteria of vascular invasion When using the rigid criteria, ~1/3 of angioinvasive well-differentiated thyroid carcinomas and 1/2 of angioinvasive poorly differentiated thyroid carcinomas developed distant metastases at a mean 5.3 years of follow-up. Our results indicate that the application of rigid criteria for vascular invasion provide a clinically relevant prediction of distant metastasis in patients with thyroid carcinomas, especially in well-differentiated thyroid carcinomas.


martedì 20 dicembre 2011

Lymphoma Classification: from tradition to translation.

Posto il pdf relativo alla lecture del prof. Pileri, che gentilmente ci ha concesso di condividerlo sul nostro blog (LINK).

Il Prof. Karl Lennert e la Kiel Classification (1974) © Pileri 2011.


lunedì 19 dicembre 2011

Surgical Pathology Snapshot #6: an ulcerated skin lesion of the leg.

Donna di 32 anni con IRC. Nella foto, particolare del derma profondo.














(segnalato dalla dott.ssa V. Natella)




What's your diagnosis?


Cliccami per la diagnosi

mercoledì 14 dicembre 2011

Education for All.

Pubblico con piacere un contributo del prof. Insabato.

Caro Claudio, 
nella mia piccola esperienza di diversi periodi trascorsi in paesi in via di sviluppo come in Africa, è successo in diverse occasioni che dei giovani mi chiedessero un aiuto economico per poter studiare. A questo proposito ti segnalo la seguente iniziativa:


EDUCATION FOR ALL

Dal 1 al 3 Novembre si è svolto a Doha, capitale del Qatar, il terzo World Innovation summit in Education (WISE). L'iniziativa ha raccolto esperti di tutto il mondo. L'attenzione si è spostata particolarmente verso l'istruzione in quanto fattore di innovazione sociale decisivo per cambiare la società avviandola verso uno sviluppo sostenibile. I limiti attuali dell'education for all sono stati al centro di un circostanziato intervento di Gordon Brown, l'ex primo ministro britannico. Brown ha ricordato che il secondo dei dieci obiettivi per il millennio proposti dall'ONU era e resta eliminare la mancata scolarità infantile entro il 2015. Ma, al ritmo con cui si sta procedendo, l'obiettivo potrà essere raggiunto solo nel 2100. L'analfabetismo primario continuerà a trionfare in molti paesi. "sono molti i talenti che buttiamo via" ha detto Brown. "Viaggiando in Africa ho incontrato bambini che mi hanno implorato di aiutarli ad andare a scuola". Sono 65 milioni i bambini in questa condizione. Il fondo mondiale per la salute sta avendo buoni risultati nella lotta contro AIDS, tubercolosi e paludismo. Se si vuole davvero sconfiggere la mancata scolarità bisogna creare un fondo mondiale anche per sviluppare le scuole, lottando su tre fronti: la mancanza di strutture, le dotazione delle scuole, la formazione degli insegnanti.

WEBLINKS:




martedì 13 dicembre 2011

Cineforum 14/12/2011 - The Body Snatcher

La Scuola di Specializzazione in Anatomia Patologica presenta: 

The Body Snatcher 
di R. Wise
 con B. Karloff e B. Lugosi.


La proiezione sarà preceduta da una introduzione del prof. Pettinato sul declino dell’autopsia e sul suo ruolo oggi e sarà seguita da un intervento degli amici della Medicina Legale sull'utilizzo dei tessuti umani in ricerca, fra etica e legislazione. E' atteso inoltre un breve saluto del prof. Buccelli.

Se siete interessati a leggere la short story omonima di Robert Louis Stevenson a cui il film è ispirato, la potete recuperare cliccando sul LINK.

domenica 4 dicembre 2011

Breast cancer burden assessment.

Ricevo e pubblico volentieri un contibuto della dott.ssa Loredana Nugnes.

Caro Claudio,
ti invio un file che può tornare utile per meglio definire il residuo del letto tumorale post terapia neoadiuvante in carcinoma della mammella. Ti invio inoltre il file di un articolo di Chollet sempre in relazione alla descrizione del tumore post terapia da cui si estrapola la classificazione di Chevallier. Una specie di TRG della mammella.




Cancer Burden Assessment Guide (pdf) dal sito dell MD Anderson Cancer  Center (link)

domenica 27 novembre 2011

Landing on Planet Earth.

E’ connaturato nell’essere giovani l’ardore e la voglia di fare che, talora, possono portare anche a strafare. Lo stesso anziano Parini, nel prosieguo dell’epistola del 4 dicembre, cerca di distogliere Jacopo dai suoi propositi tanto che questi, nello scrivere delle sciagure in cui versava l’Italia di fine ‘700, vedeva la sola possibilità concreta per affrancarsi dal suo secolo, raccontandone le brutture. Riportare un brano del Foscolo nel post del 20 novembre, voleva rappresentare unicamente un momento di riflessione comune su quello che non siamo e che non vorremmo mai diventare e mi addolora profondamente che le parole di Jacopo siano state lette come un attacco ad un sistema attuale. La passione e l’amore per un mestiere che voi tutti state quotidianamente insegnandomi ad intraprendere al meglio, mi ha portato talvolta ad essere incauto e troppo bollente di cuore e, se con questi modi fossimo riusciti a noiarvi, siate certi che non abbiam fatto a posta. Le parole di Foscolo sono ancora straordinariamente vive attraverso le epistole di Jacopo a più di due secoli dalla sua morte ed è evidente come io, sebbene le abbia lette più volte, debba apprendere molto ancora da esse.


giovedì 24 novembre 2011

Grading nella rettocolite ulcerosa.

Ricevo e posto un interessante contributo del dott. S. Campione.

Vi segnalo due pubblicazioni dove si propone uno scoring per la refertazione istologica della malattia infiammatoria cronica intestinale (un po' come l'OLGA riassume con un numero il grado di evoluzione della gastrite). Si tratta innanzitutto del lavoro di Geboes pubblicato nel 2000 su Gut, che schematizza in 6 differenti punti le caratterisiche che noi refertiamo in maniera discorsiva (deplezione ghiandolare..infiltrato infiammatorio prevalentemente cronico...focale criptite etc) e dà per ognuno di loro un punteggio da 0 a 3. Questo è molto utile soprattutto per gli specializzandi, come guida nell' osservazione delle singole lesioni che compongono il quadro morfologico, in modo tale da dar loro una quantizzazione oggettiva. Questo lavoro però non fornisce un punteggio finale ed è solo di supporto alla descrizione microscopica. Al contrario, nel lavoro di Zhong troviamo una conversione di tali dati in uno score finale più utile ai fini diagnostici.

Bibliografia:

Geboes K. et al, A reproducible grading scale for histological assessment of inflammation in ulcerative colitis. Gut. 2000 Sep;47(3):404-9.

Zhong YQ. et al, Effects of sulfasalazine on biopsy mucosal pathologies and histological grading of patients with active ulcerative colitis. World J Gastroenterol. 2005 Jul 28;11(28):4435-8.

Grading sec. Geboes, GUT 2000.

martedì 22 novembre 2011

Surgical Pathology Snapshot #5: a patient with intracranial space-occupying lesion




(segnalato dalla prof. De Caro)
Make your own diagnosis!


Cliccami per la diagnosi

Meningioma with rhabdoid features (WHO grade II)
.

domenica 20 novembre 2011

Pathologist from outer space.


Milano, 4 Dicembre
(...) In tutti i paesi ho veduto gli uomini sempre di tre sorta: i pochi che comandano; l'universalità che serve; e i molti che brigano. Noi non possiam comandare, né forse siam tanto scaltri; noi non siam ciechi, né vogliamo ubbidire; noi non ci degniamo di brigare. (...)
Tu mi esalti sempre il mio ingegno; sai tu quanto io vaglio? né più né meno di ciò che vale la mia entrata: se per altro io non facessi il letterato di corte, rintuzzando quel nobile ardire che irrita i potenti, e dissimulando la virtù e la scienza, per non rimproverarli della loro ignoranza, e delle loro scelleraggini. Non che i tirannetti non si avveggano delle brighe; ma gli uomini balzati da' trivj al trono hanno d'uopo di faziosi che poi non possono contenere. Gonfj del presente, spensierati dell'avvenire, poveri di fama, di coraggio e d'ingegno, si armano di adulatori e di satelliti, da' quali, quantunque spesso traditi e derisi, non sanno più svilupparsi: perpetua ruota di servitù, di licenza e di tirannia. (...) Odilo un'altra volta: Non reciterò mai la parte del piccolo briccone.
Ugo Foscolo, Ultime lettere di Jacopo Ortis.

Raffaello Sanzio, Scuola di Atene (1509-1510)

lunedì 14 novembre 2011

The involved pathologist

The involved pathologist is a superb scientist and diagnostician. 
The involved pathologist is a physician who understands the problems of the clinician
The involved pathologist “makes rounds” in the doctors dining room and has lunch with his clinical colleagues. 
The involved pathologist volunteers for medical staff committees and attends the medical staff dinner dance. The involved pathologist becomes friends with the hospital administrator and participates in the hospital golf and tennis tournaments. 
The involved pathologist is visible on the hospital wards and in the operating suite. 
The involved pathologist knows the names of all of the laboratory staff and cares about them. 
The involved pathologist helps raise money for the hospital and is active in the community and in medical and specialty societies.

E tu, quanto ti senti coinvolto?

Bibliografia:

Keitges PW. The involved pathologist. Paper presented at: American Society for Clinical Pathology/College of American Pathologists Spring Meeting; April 8, 1997; Chicago, IL.

Richard E Horowitz Sorry, Doctor Glassy. Archives of Pathology & Laboratory Medicine: April 2011, Vol. 135, No. 4, pp. 415-416.

lunedì 7 novembre 2011

Excerpts from Conversations with Pathologists

David Levison


David Levison


PROFESSOR OF PATHOLOGY AT DUNDEE UNIVERSITY (RETIRED 2009)




[I performed] a postmortem on another [...] patients who'd died -- he'd come in to be investigated and they couldn't find anything, and the patient just got sicker and sicker and sicker and died. I was supervising the postmortem and presenting it, and I didn't know what the cause of death was – the organs were just a little bit swollen: the kidneys were swollen; the heart was a bit swollen; the brain was, but nothing definite to find. I said, "To be perfectly honest, I don't know what the cause of death was here." And he just stood there and said, "That's no help at all, David. That's absolutely useless; I don't know why we bothered to get a postmortem." And I said, "Now wait a minute Michael, we've still got to do the histology. You never know what you might find when we do the histology." Usually in these circumstances you don't find anything conclusive, because I've been in that position before. But anyway, I put the tissues through quickly... every single capillary stuffed with tumour cells. [...] every single blood vessel was stuffed with tumour cells. Then I put the lung section under the microscope, and every single capillary stuffed with tumour cells. There was no tumour, just tumour cells in the blood vessels. I put the kidney under… every single capillary stuffed with tumour cells. 

domenica 6 novembre 2011

Cancer Nucleus: Morphology and Beyond

La morfologia nucleare rappresenta uno dei parametri più importanti in patologia tumorale. Del nucleo infatti, impariamo a conoscere e interpretare forma, volume, cromasia e nucleoli fin dal primo anno di specializzazione. Questi elementi ci dicono molto sulla benignità o malignità di una lesione, sulle sue caratteristiche biologiche e sulla prognosi, ed è interessante ricordare la biologia cellulare alla base di questi aspetti morfologici. Posto due review sull'argomento, più una sul contributo della biologia cellulare a 150 anni circa dalla pubblicazione della Cellularpathologie di Virchow. 

Bibliografia:

Dey P. Cancer nucleus: morphology and beyond. Diagn Cytopathol. 2010May;38(5):382-90. 

Derenzini M, Montanaro L, Treré D. What the nucleolus says to a tumour pathologist. Histopathology. 2009 May;54(6):753-62.
Wright NA, Poulsom R. Omnis cellula e cellula revisited: cell biology as the foundation of pathology. J Pathol. 2011 Oct 18   (un grazie a Francesco che mi ha segnalato quest'ultima referenza).

martedì 1 novembre 2011

Science Party!

Chi dice che il materiale biologico che maneggiamo tutti i giorni non possa essere...commestibile?
Ecco due degli esempi mostrati sul blog theSciencePunk (link)

Al prossimo party dipartimentale potremmo sbizzarrirci anche noi, non credete?

Un gustoso riscontro diagnostico.....

...accompagnato da appetitose inclusioni in paraffina.

domenica 30 ottobre 2011

Excerpts from Conversations with Pathologists

Sebastian
 Lucas



Sebastian Lucas


PROFESSOR OF CLINICAL HISTOPATHOLOGY AT GUY’S, KING’S AND ST THOMAS' HOSPITAL, LONDON


 I was looking at a bowel biopsy, a rectal biopsy, late on a Friday afternoon when the rest of the department had gone home. It was the drought summer of 1976, June, and the case history said: 30 weeks pregnant, severe diarrhoea, query proctitis, query cause. It was a white woman, aged about 30. The usual diagnosis would be: nothing, or ulcerative colitis, or one of the standard diseases. But I looked at this biopsy and it wasn't any of these. It was inflamed, but it actually had amoebae in. Now I'd never seen amoebae before, but I knew what they should look like because I was vaguely interested in infectious diseases even then. So I looked at a book and there was a picture of amoebae. I looked down the microscope and there they were, and I said to myself: this has to be amoebic colitis; I've never seen this before, but that's clearly what it is. So I rang up the houseman who was a friend of the surgeon who'd sent it, and I said, "This is amoebiasis." What she answered was actually unprintable! Because, she said, the woman was in theatre at that moment having her colon taken out because it was perforated. And I said: "Oh…is she going to live?" "No, she's got peritonitis and she's probably not going to live." And she didn't.

lunedì 24 ottobre 2011

Note a margine.

Cari amici,
Il Blog di PATHfinder deve rappresentare una piattaforma condivisa, che vive dei commenti e dei suggerimenti dei lettori. Perciò, ringraziando chi ha già postato un commento, vi chiedo: scrivete, Scrivete, SCRIVETE!




Cytopathology Snapshot #1: the histological correlation




lunedì 17 ottobre 2011

Cytopathology Snapshot #1: a 53 years-old woman with a thyroid nodule.



 Donna di 53 anni; nodulo di cm 4 al lobo sinistro (clicca sulle immagini per ingrandire)
(caso segnalato dalla dott.ssa I. Cozzolino)

domenica 16 ottobre 2011

Breast cancer: bridging morphology with molecular profile.

La ricerca sul cancro della mammella rappresenta una interessante finestra sul futuro dell'anatomia patologica. Ho avuto l'occasione di ascoltare, durante l' Advanced course on breast pathology tenutosi a Trento dal 13 al 14 ottobre, le lectures di Jorge Reis-Filho, giovane delfino della patologia mammaria. Gli sforzi della sua attività di ricercatore sono in parte proiettati a conciliare il profilo molecolare delle neoplasie della mammella con il loro fenotipo istologico e immunoistochimico e quindi con l'outcome clinico. Reis-Filho ha  illustrato nei suoi lavori come i nuovi sottotipi molecolari scoperti grazie al clustering dei profili di espressione genica non siano in realtà che una riscoperta di entità cliniche e patologiche a cui fino ad oggi non era stata data una appropriata collocazione biologica. I basal-like e i triple negative, i luminal A e B e gli Her2/neu, sono sempre stati sotto i nostri microscopi, sebbene solo oggi la biologia molecolare cominci a dare significato alle entità che eravamo abituati a classificare con gusto (quasi) filatelico. Il futuro sta tutto nel saper integrare criticamente le nuove armi molecolari nella routine diagnostica, per una terapia sempre più targeted. E se un giovane patologo molecolare come Reis-Filho afferma che un accurato grading fatto su una buona ematossilina e eosina sia (ad oggi) perfettamente sovrapponibile a quello di costosi test molecolari predittivi, è di sicuro il caso di non impacchettare i nostri microscopi.

Bibliografia:

Biografia di Jorge Reis-Filho sul sito dell' Institute of Cancer Research (link)


Rosai J. Molecular genetics and molecular classification of breast cancer in Rosai and Ackerman's Surgical Pathology 10th edition; chap 20 page 1713-1714.

Lectures del congresso sul sito della Pezcoller Foundation (LINK)

mercoledì 12 ottobre 2011

Surgical Pathology Snapshot #3: a man with a painful slow growing lump of the thigh.


UOMO 54 ANNI
SEDE: coscia sinistra
NOTIZIE CLINICHE: tumefazione presente da 4 anni, che tuttavia da due è lentamente aumentata di volume, dolente alla palpazione.
MACRO: frammento giallastro di cm 2,5x1,5x0,7 centralmente sede di una lesione nodulare biancastra di cm 1,2.




(segnalato dal dr. S. Campione)



lunedì 10 ottobre 2011

Il cadavere esposto.


La plastinazione, tecnica messa appunto dal patologo tedesco Gunther von Hagens verso la fine degli anni settanta del secolo scorso, consente di impregnare i tessuti biologici opportunamente deidratati (in maniera simile alla routinaria processazione istologica) con polimeri a base di silicone e resine epossidiche, redendo possibile la conservazione a temperatura ambiente di preparati anatomici inalterati nella forma e nel colore. La vera rivoluzione di questo singolare anatomista moderno, sta nell'applicazione della tecnica a interi cadaveri opportunamente dissezionati, esposti con finalità ludo-educative in grandi installazioni che hanno fatto il giro del mondo e che ora sono giunte in Italia, a Roma. L'esposizione di cadaveri plastinati in varie pose che scimmiottano le attività dei "viventi" (dal giocatore di basket  al suonatore di chitarra) rischia però di far passare in secondo piano le potenzialità "professionali" (didattiche e scientifiche) della plastinazione, generando nello spettatore un voyeurismo morboso molto simile a quello che muoveva il pubblico dei secoli scorsi ad assistere ai "freak show" e alle esecuzioni dei condannati a morte. Già Andrea Vesalio nelle illustrazioni della sua Fabrica, mostrava il cadavere vivente collaborare alla sua stessa dissezione, una allegoria della morte al servizio della vita. Questi presupposti etici però, non sono sempre ben rintracciabili nel lavoro di von Hagens, tanto che qualcuno senza troppo sbagliare lo ha definito "Walt Disney of Death".

Bibliografia:

La mostra Body Worlds a Roma, fino al 12 febbraio 2012 (link).


Moore CM, Brown CM. Gunther von Hagens and Body Worlds : the anatomist as prosektor and proplastiker. Anat Rec B New Anat. 2004 Jan; Mar (Part 1, Part 2).



G. von Hagens, The Basketball Player, Body Worlds.

A. Vesalius, De humani corporis fabrica, 1543



martedì 4 ottobre 2011

Preparing resident for the practice: An opportunity.


What is a surgical pathology rotation for a resident?


No virtual reality or simulated setting can fully replicate the complex interactive learning that is available at a surgical pathology sign-out, or in some specialties, at the bedside [...] The relationship is professional but also intellectually and psychologically personal, as it requires extended and repeated series of queries, statements, challenges, affirmation or refutations, criticisms, and compliments.


What does a resident actually learn from us at sign-out?



Although a resident may learn diagnostic criteria, a vast array of other information is transmitted [...]: 
 that we possess much medical knowledge;  that our dogmatic views are not entirely shared by many other equally dogmatic attending pathologists; how we deal with ignorance and uncertainty; how we deal with errors  and  how we communicate with colleagues, secretaries, and students; and much about our behavior and attitudes.  


What attitudes are expressed at sign-out?


Making a diagnosis represents both science and art. [...] The resident who sees himself/herself as a learner; eager to absorb more knowledge; curious about diseases, their pathogenesis, and natural history; [He is] grateful for the opportunity to learn [...] and will extract information from almost any situation.


What behaviors are displayed at sign-out?



Irritability, impatience, interruption of speech, exasperation, disappointment, dissatisfaction, and frustration are too often expressed, when calmness, patience, good listening, acceptance, or acknowledgement of error could add to the educational experience.  We should express frustration with work that has been done carelessly, but it should be conveyed deliberately and with a full understanding of its effect on the resident. Our behavior is also revealed in ancillary interactions. How do we handle interruptions (phone, page, or personal)? What comments do we make about clinical colleagues? How do we react when we find a typographical error? Do we have a predictable, fixed time for sign-out? Do we demonstrate respect for colleagues, residents, secretaries, and technicians? As we model a behavior, it is more likely to be adopted by the residents with whom we work.

We have the opportunity and the responsibility to shape the professional lives of our colleagues in training by how we approach this simple surgical pathology sign-out.                We can influence not only how much is taught but what is learned and how it will be used.


Zaino RJ, Abendroth CS. Preparing residents for practice. An opportunity to teach professionalism and communication skills as well as diagnostic criteria. Hum Pathol. 2010 Jul;41(7):923-6.



"...Je dois apprendre aux curieux..." 
Expédition nocturne autour de ma chambre, 

domenica 2 ottobre 2011

Surgical Pathology Snapshot #2: an elderly man with a 3 cm ulcerated scalp lesion.

Storia Clinica.
Lesione ulcerata del cuoio capelluto. di circa 3 cm presente da un pò di tempo anche se il paziente non sa dire con precisione da quanto: è un uomo di 76 aa,  con esiti da ustione a 18 mesi nella zona dove è insorta la lesione. IHC:  S100 -, CD34-, EMA-, CK-; Vim +...












What's your diagnosis?






(segnalato dalla dott.ssa J. Falleti)









venerdì 30 settembre 2011

36th European Congress of Cytology: diario di bordo di una “young resident” in trasferta.








    
  di Elena Vigliar.

Qualcosa che noi non usiamo:
- dual immunostain.
Nel simposio dedicato al cervical screening si è parlato della doppia colorazione p16/ki67, impiegata nella valutazione di ASCUS ed L-SIL citologici ad alto rischio.
Bibliografia:
Schmidt D et al European CINtec Cytology Study Group. p16/ki-67 dual-stain cytology in the triage of ASCUS and LSIL papanicolaou cytology: results from the European equivocal or mildly abnormal Papanicolaou cytology study. Cancer Cytopathol. 2011 Jun 25;119(3):158-66
- modified Menghini type needle
Un sistema semi-automatico utilizzato in patologia linfonodale, che permette di ottenere contemporaneamente, con un ago di 20-21 gauge, un aspirato citologico ed una core biopsy. E’ così possibile associare il vantaggio di una immunofenotipizzazione citofluorimetrica alla valutazione morfologica dell’architettura tissutale…c’è solo un prezzo da pagare: il prezzo! Ogni ago costa circa 30 euro. 

Qualcosa (tra le tante) di mai visto: 
Thyroid carcinoma showing thymus-like differentiation (CASTLE). Il caso è stato presentato dalla prof. Tani nella sessione “extremes in cytopathology”. Si tratta di un raro tumore tiroideo, a buona prognosi, ma che pone problemi di diagnosi differenziale con lesioni più aggressive.
Bibliografia:
Youens KE et al Thyroid carcinoma showing thymus-like differentiation (CASTLE): case report with cytomorphology and review of the literature. Diagn Cytopathol. 2011 Mar;39(3):204-9.

Il topic più discusso:
Il Bethesda system 2010 nella refertazione degli aspirati tiroidei nella pratica diagnostica. Plenary session, free papers e poster: da ogni nazione, ognuno ha riportato la propria esperienza. Le conclusioni più frequenti sono state:
- l’utilizzo delle categorie diagnostiche riduce la variabilità “terminologica” tra i vari laboratori, uniformando i dati
- una buona riproducibilità inter-osservatore richiede un adeguato training, in particolare per la definizione delle categorie III e IV.
Bibliografia:
Cibas ES, Ali SZ; NCI Thyroid FNA State of the Science Conference. The Bethesda System For Reporting Thyroid Cytopathology. Am J Clin Pathol. 2009 Nov;132(5):658-65.

Qualcosa a cui non avevo mai pensato:
Citopatologia forense. Un simposio dedicato alla FNAC postmortem.
Bibliografia:
Schnadig VJ et al. Cytodiagnosis in the autopsy suite: a tool for improving autopsy quality and resident education. Arch Pathol Lab Med. 2007 Jul;131(7):1056-62.

E inoltre:
...metti  piede ad Istanbul e ti ritrovi, dopo anni, a “ragionare” in lire...
vedere per strada carretti  che vendevano castagne arrostite e pannocchie lesse non mi ha fatto sentire tanto lontana da Napoli...
i colori della Moschea blu, i mosaici di Santa Sofia ed il palazzo del Topkapi meritavano più di un giorno   per essere ammirati...
 il mio cognome desta curiosità anche all’estero...
al Gran Bazar un venditore di ceramiche mi ha proposto un giro su di un  tappeto volante…cosa avrà  voluto dire...? 

La mia Turchia.






İlginiz için teşekkürler

giovedì 29 settembre 2011

Circulating tumor cells in cutaneous Melanoma

Pubblico un articolo interessante che mostra l'applicazione della tecnologia ISET nell'identificazione delle CTCs nei pazienti con melanoma cutaneo sia primitivo che metastatico. Interessante l'alta percentuale di CTCs nei pazienti con melanoma metastatici rispetto a quelli non metastatici. 
La follow-up cytology basata su un semplice prelievo di sangue sembra quindi essere alle porte, con importanti implicazioni nella clinica e nella terapia targeted.

(segnalato dal prof. G. De Rosa)

Bibliografia:


mercoledì 28 settembre 2011

Circulating tumor cells: from FNC to NFC

Il gioco di parole presente nel titolo vuole sottolineare il ruolo potenziale della citopatologia nello studio delle cellule tumorali circolanti (CTCs), passando così dalla Fine Needle Cytology alla "Needle-Free" Cytology.
L'unico ago che resterebbe in gioco potrebbe essere quello del prelievo di sangue, una sorta di liquid biopsy utile nel follow-up dei pazienti con carcinoma. Recentemente infatti, è stato  sviluppato un sistema automatizzato di "filtraggio" cellulare su base dimensionale (ISET) che permette di concentrare e isolare le cellule circolanti non ematologiche (CNHCs), colorarle con il May-Grünwald-Giemsa modificato e valutarle al microscopio adoperando i criteri morfologici di malignità consolidati da più di un secolo (anisonucleosi, nucleomegalia, irregolarita nucleari ecc..). Altri sistemi di cell-sorting basati su immunomarker epiteliali sembrano invece avere meno chance di "catturare" le CNHCs, a causa della tendenza delle cellule in transit a perdere il fenotipo epiteliale (il fenomeno della transizione epiteliale-mesenchimale fotografato in istologia come "budding" peritumorale). Naturalmente questa metodologia si porta dietro tutti i vantaggi e i limiti della citopatologia tradizionale ed è auspicabile che tecniche ancillari immunocitochimiche e molecolari possano potenziarla.


Il professor Vielh del dipartimento di Citopatologia dell' Istituto Gustave Roussy di Parigi è uno dei principali studiosi del ruolo in citologia clinica delle cellule tumorali circolanti e, insieme ad altri ospiti italiani ed internazionali, interverrà lunedi 3 ottobre nel corso del II Congresso di Molecular Cytopathology, presso il Centro Congressi Federico II in Via Partenope. Accorrete numerosi! (INFO













Bibliografia:





lunedì 26 settembre 2011

Surgical Pathology Snapshot #1: a young girl with an incidental splenic finding.



























What's your diagnosis?
Epidermoid cyst of the spleen
Bibliografia
Bürrig KF. Epithelial (true) splenic cysts. Pathogenesis of the mesothelial and so-called epidermoid cyst of the spleen. Am J Surg Pathol. 1988 Apr;12(4):275-81
Rosai J. Rosai and Ackerman's Surgical Pathology 10th edition; chap 22 page 1902-1903.