giovedì 20 settembre 2012

Surgical Pathology Snapshot #9: 5 years old, neck.



 Età 5 anni, tessuti molli del collo, operato per residuo del dotto tireoglosso.

(segnalato dal dr. Severo Campione).

Make your own diagnosis! 

lunedì 17 settembre 2012

NSCLC Subtyping on Cytology – Meeting the Challenge

La necessità di sottotipizzare il carcinoma non a piccole cellule del polmone è divenuta ormai fondamentale per la scelta delle strategie terapeutiche più appropriate. In particolare, l' avvento delle terapie con farmaci anti tirosina chinasi specifici per i pazienti con adenocarcinoma ed EGFR mutato, ha reso indispensabile l' istotipizzazione anche sui "small tissue samples", che in oncologia polmonare sono molto spesso i soli campioni disponibili a causa dell' inoperabilità della maggior parte dei pazienti. La citopatologia può affrontare questa sfida perchè unisce ad una preservazione della citomorfologia superiore al campione bioptico, la possibilità di effettuare tecniche ancillari immunoistochimiche su cell block. Come mostrato efficacemente in da Cunha Santos et al. grazie alla correlazione cito-istologica in 602 aspirati polmonari con follow-up chirurgico (1), la diagnosi di istotipo è possibile, nella maggior parte dei casi, esclusivamente grazie alla citomorfologia. Infatti in questo lavoro si dimostra che, dopo revisione morfologica, solo il 17% dei NSCLC rimane non classificabile, necessitando di integrazione immunocitochimica. Ma anche per quest' ultima, contrariamente a quanto ci si potrebbe attendere, non si è osservato, nell' esperienza degli autori, un significativo incremento nemmeno in seguito alla introduzione della terapia targeted. Questo rinforza la conclusione per la quale (quasi) sempre la morfologia è in grado di assicurare una corretta sottotipizzazione, così da ottimizzare l' utilizzo del materiale aspirato per la biologia molecolare.

Gilda da Cunha Santos del dipartimento di Medicina di Laboratorio e Biopatologia dell' Università di Toronto, insieme ad altri ospiti italiani ed internazionali, interverrà giovedì 27 Settembre nel corso del III Molecular Cytopathology Meeting, presso il Centro Congressi Federico II in Via Partenope. Accorrete numerosi!  (per informazioni clicca QUI)















Bibliografia:

domenica 9 settembre 2012

Obituary: Karl Lennert

Pubblico un estratto dalla  lettera del prof. Pileri sulla scomparsa di Karl Lennert (la lettera integrale è raggiungibile qui)
Stefano tu sai chi era Tommaso?". Risposi: "Karl, intendi San Tommaso?". Ed Egli disse: "Sì. Non credo, se non vedo!". Ogni giorno, discutemmo i casi rivisti, facendo entrambi un salto all'indietro nel tempo, ritornando al 1980, quando giovane "guest" a Kiel iniziai a confrontarmi con lui, studiando la linfoadenite di Kikuchi, che scoprimmo interessare anche la popolazione Europea. Come allora, i Suoi occhi di un azzurro profondo, che brillavano di luce propria, coglievano i minimi dettagli che, genialmente, rielaborava in principi fisiopatologici. Quei principi che a noi, Suoi allievi, spettava di validare con le tecnologie più avanzate e sofisticate del momento.
Potrei definire Karl un "visionario" nel senso più alto e nobile della parola, perché capace di immense intuizioni, un visionario tuttavia guidato da un rigore metodologico unico, che non si beava mai della propria genialità, ma cercava sempre la prova provata. Ciò che dovrebbe essere ogni vero "Scientist".