martedì 28 febbraio 2012

Lost Dog.


A dog was discovered hiding in a 2.0 × 0.6 × 0.5-cm fibroadenoma excised from the right breast of a 30-year-old woman. The dog is small (<0.1 cm), with a hematoxylin-eosin color coat, erect ears, and bushy tail. We are unsure if the dog has been spayed or neutered, but it is definitely fixed. The lost dog may be claimed by contacting the authors.

Contact:

Weinrach DM, Wang KL, Laskin WB. Lost dog. Arch Pathol Lab Med. 2003 Nov;127(11):1531.

domenica 26 febbraio 2012

Peer review: impares nascimur, pares morimur.

L'inchiesta apparsa su La Repubblica del 24 febbraio (Quando sbagliano gli scienziati), al di là del "colore" giornalistico, pone delle questioni interessanti sulla "fallibilità" della scienza. Il giornalista conclude affermando che il sistema della peer review può effettivamente rappresentare un "vaccino" contro l'errore scientifico. 
Ma molte critiche sono state poste anche al cosiddetto sistema di "revisione dei pari". Quest'ultimo rappresenta il moderno sistema utilizzato per la revisione critica dei lavori scientifici e si basa sulla selezione, da parte degli Editor, di referee considerati esperti.  L'anonimato, la gratuità della revisione e l'esperienza del referee dovrebbero assicurare sia l'assenza di conflitti di interesse che la qualità della revisione. Ma non sempre è così. 
Molte riviste, infatti, consentono all' autore di scegliere uno o più referee con la possibilità, talvolta, di suggerire  addirittura l'esclusione di alcuni revisori considerati "scomodi". Inoltre, è da considerare il bias che porta a "favorire" i gruppi di ricerca noti e le idee dominanti, a discapito dei piccoli ricercatori con idee più innovative ma, giocoforza, "eretiche". Talvolta, anche la scarsa esperienza del revisore selezionato può rappresentare un fattore determinante. Tale problema ha portato, più di una volta, alla pubblicazione di ricerche errate che hanno obbligato le riviste ad imbarazzanti ritrattazioni tardive. 
Forse, una possibile soluzione sta nel consentire una pre-revisione del paper aperta a tutta la comunità scientifica, associata all' attività di reviewer professionisti (pagati).

Bibliografia:


Peering more closely at peer review, Hopkinsmedicine.org (link).

Improving peer review,  db's Medical Rants (link).

giovedì 16 febbraio 2012

The cell with a thousand faces.

Myoepithelial cells are an important component of salivary gland tumors and are partly responsible from the diverse histology of them. In this study, we focus on the myoepithelial cell differentiation by using cytological morphology in a various types of salivary gland tumors especially with regard to their contribution to the diagnosis. [...] Myoepithelial cell components of various salivary gland tumors may be quite different and identification of myoepithelial cell types may pose difficulties. A confident cytologic identification of myoepithelial cells may be critical part of diagnosing salivary gland tumors.
Dall' abstract di Avcı A. et al. The cell with a thousand faces: Detection of myoepithelial cells and their contributions in the cytological diagnosis of salivary gland tumors.


Bibliografia:

Avcı A. et al, The cell with a thousand faces: Detection of myoepithelial cells and their contributions in the cytological diagnosis of salivary gland tumors. Diagn Cytopathol. 2012 Mar;40(3):220-7.

Vaso in avorio, Giappone (1880 ca)


E lui, che molto si dibatte e tenta
Guizzarvi delle man, fermo tenete.
Ei d’ogni belva che la terra pasce,
Vestirà le sembianze, e in acqua e in foco
Si cangerà di portentoso ardore;
E voi gli fate delle braccia nodi
Sempre più indissolubili e tenaci.

(Odissea, IV, vv 519-525)

giovedì 9 febbraio 2012

Barrett's Esophagus: is the intestinal metaplasia truly dead?

In un post di qualche tempo fa (link), erano state discusse alcune recenti evidenze che indicherebbero anche per l'esofago di Barrett non intestinalizzato un rischio di progressione ad adenocarcinoma sovrapponibile a quello con metaplasia intestinale. Questa conclusione potrebbe avere importanti ripercussioni sul management dei pazienti, con un aumento dei costi legato all'incremento della popolazione da sottoporre a stretto follow-up.
Un recente paper di Chandrasoma et al. rimette in discussione tali affermazioni, dimostrando efficacemente che queste conclusioni potrebbero essere ascrivibili esclusivamente ad un problema di sampling. Infatti, applicando un estensivo protocollo di campionamento endoscopico, gli autori hanno dimostrato che la metaplasia intestinale era costantemente presente nella popolazione di studio con displasia/adenocarcinoma. Gli Autori suggeriscono quindi che gli studi su campioni bioptici o chirurgici, concentrandosi sul campionamento della lesione principale, ignorino le aree di mucosa adiacenti. Questo approccio potrebbe essere responsabile della mancata rilevazione della metaplasia intestinale con sottostima dell'associazione fra quest'ultima e il rischio di progressione ad adenocarcinoma.

Bibliografia:

Chandrasoma P et al., Columnar-lined esophagus without intestinal metaplasia has no proven risk of adenocarcinoma. Am J Surg Pathol. 2012 Jan;36(1):1-7.