giovedì 9 febbraio 2012

Barrett's Esophagus: is the intestinal metaplasia truly dead?

In un post di qualche tempo fa (link), erano state discusse alcune recenti evidenze che indicherebbero anche per l'esofago di Barrett non intestinalizzato un rischio di progressione ad adenocarcinoma sovrapponibile a quello con metaplasia intestinale. Questa conclusione potrebbe avere importanti ripercussioni sul management dei pazienti, con un aumento dei costi legato all'incremento della popolazione da sottoporre a stretto follow-up.
Un recente paper di Chandrasoma et al. rimette in discussione tali affermazioni, dimostrando efficacemente che queste conclusioni potrebbero essere ascrivibili esclusivamente ad un problema di sampling. Infatti, applicando un estensivo protocollo di campionamento endoscopico, gli autori hanno dimostrato che la metaplasia intestinale era costantemente presente nella popolazione di studio con displasia/adenocarcinoma. Gli Autori suggeriscono quindi che gli studi su campioni bioptici o chirurgici, concentrandosi sul campionamento della lesione principale, ignorino le aree di mucosa adiacenti. Questo approccio potrebbe essere responsabile della mancata rilevazione della metaplasia intestinale con sottostima dell'associazione fra quest'ultima e il rischio di progressione ad adenocarcinoma.

Bibliografia:

Chandrasoma P et al., Columnar-lined esophagus without intestinal metaplasia has no proven risk of adenocarcinoma. Am J Surg Pathol. 2012 Jan;36(1):1-7.

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