C'è ancora posto per la "vecchia" immunoistochimica nell' era della patologia molecolare? La risposta potrebbe essere affermativa, grazie all' introduzione di anticorpi mutazione specifici che riconoscono specificamente la proteina "mutante", e che possono essere utili soprattutto nel pre-screening dei pazienti in cui la presenza della mutazione, dal punto di vista clinico e/o istologico, e più frequentemente attesa. Inoltre, gli anticorpi mutazione specifica ci consentirebbero di "visualizzare" le singole cellule mutate anche in un contesto morfologico eterogeneo, con potenziali ripercussioni scientifiche circa l' istogenesi e l' evoluzione morfo-molecolare delle singole neoplasie.
Bibliografia:
von Deimling A, Sahm F, Capper D. Mutation specific antibodies: tool or dinosaur? Oncotarget. 2012 Aug 30 (segnalato dal prof. G. Troncone).
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